19/02/2022 VITTORIO VENETO – I cittadini di Vittorio Veneto condividono la scelta del loro sindaco di intervenire sull’illuminazione pubblica per ridurre le spese dovute al caro energia || Spegnere o meglio rivedere l’illuminazione pubblica per tagliare le spese lievitate come mai prima d’ora a causa dei rincari di luce e gas. E’ la sofferta decisione presa dal sindaco di Vittorio Veneto Antonio Miatto che dati alla mano spiega come il suo comune, il più grande della provincia si trovi a far fronte a spese correnti tra le più alte della Marca: ”con 7 mila punti luce, 370 km di strade che richiedono manutenzione, 11 mila chiusini da tenere puliti, 110 cassette elettriche ogni variazione dei costi ha un forte impatto sulle casse comunali” spiega Miatto. Le ultime bollette della luce arrivate in municipio hanno segnato un incremento del 40% che nell’arco di 12 mesi si traduce in mezzo milione in più solo di energia elettrica. Da qui l’intervento sull’illuminazione pubblica, che sarà graduale e con modalità ancora in fase di studio: ‘’sulle strade extraurbane ad una certa ora i lampioni verranno spenti, in quelle urbane verranno ridotti i punti luce garantendo l’illuminazione negli incroci e ai passaggi pedonali mentre in centro di spegneranno i controviali’’ spiega Miatto. Luci spente anche nei monumenti e nelle 12 chiese che, conti alla mano, consumano 16 mila watt, oltre 200 kilowatt a notte. Saranno risparmiati i simboli della città come il santuario di santa augusta o la croce in cima al monte altare. Questi saranno gli interventi nell’immediato, a lungo termine l’amministrazione intende riconvertire i punti luce a led, mentre Miatto non esclude che sarà necessario intervenire anche nel capitolo riscaldamento ottimizzando i costi con un rinnovo del parco caldaie. Intanto seppur difficile da accettare anche gli stessi cittadini di Vittorio condividono la decisione del sindaco – Intervistati ANTONIO MIATTO (Sindaco di Vittorio Veneto) (Servizio di Francesca Bozza)
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