16/02/2022 MIRANO – Continua a essere sotto i riflettori il caso sollevato da Davide Dall’Armi, che non ha potuto vedere il papà ricoverato per l’ultimo saluto. Non si dà pace e chiede risposte. || Non cerca visibilità, nè un risarcimento. Davide Dall’Armi, residente a Noale, vuole risposte, vuole che quanto accaduto al papà Renzo di 92 anni non succeda ancora. Negli ultimi due anni a causa del covid già troppe persone se ne sono andate da sole, senza poter vedere nè abbracciare i loro cari, nella freddezza di un letto di ospedale. Al signor Renzo, non contagiato dal covid è accaduta la stessa cosa. Era stato ricoverato la domenica nell’ospedale di Mirano e fino alla sua morte, dieci giorni dopo, il figlio gli ha potuto parlare una sola volta.Solo in alcune giornate Davide è riuscito a parlare con il medico deputato, fino alla telefonata che nessuno vorrebbe ricevere e che Davide ha ricevuto il giorno dopo la morte del papà.Il dolore più grande Davide l’ha provato quando ha potuto vedere il papà.Gli effetti personali che Davide gli aveva fatto recapitare, non erano nemmeno stati toccati, racconta. Sconfortato, ha segnalato l’ accaduto al governatore Zaia e due giorni dopo il primario del reparto gli ha scritto una mail spiegando che in quei giorni erano impegnati nella riorganizzazione del Reparto per l’emergenza Covid. Era inoltre scoppiato un focolaio. – Intervistati DAVIDE DALL’ARMI (Servizio di Ilaria Marchiori)


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