15/02/2022 TREVISO – Gli industriali accelerano sul progetto di fusione tra le Confindustrie di Padova-Treviso da un lato, Venezia-Rovigo dall’altro. Con il 2023 il progetto potrebbe già essere realtà: || Preme sull’acceleratore il numero uno degli industriali veneziani e polesani Vincenzo Marinese, di fronte ai problemi strutturali dell’economia e della geopolitica, fare massa critica – dice – è l’unica strada. Mettere insieme gli industrali di Venezia Rovigo, Padova e Treviso significa dare peso politico a un’area da 86 miliardi di euro di Pil, oltre 30 di export, 325 mila imprese attive, oltre il 5% del totale nazionale.Per agevolare il percorso, Marinese non ha dubbi nemmeno sulla governance, pronto al passo di lato.Prove tecniche di fusione sono già in corso e lo dimostra il progetto presentato a Palazzo Giacomelli con i 4 territori che si sono aggiudicati il titolo di Capitale della Cultura d’Impresa 2022, promosso da Confindustria con il Ministero della Cultura. Una serie di eventi animeranno il territorio tra eventi di alto profilo e percorsi tra eccellenze e musei aziendali, dalla calzatura alla cantieristica navale, passando per la vallicoltura del Delta e il vino.Sullo sfondo le tante contingeneze del periodo, dall’aumento dei prezzi delle materie prime all’applicazione del super green pass per gli over 50, il tema di queste ore con gli industriali che stanno monitorando le fabbriche per capire le ripercussioni sulle catene di produzione.Strumento del super green pass che va rivisto per la trevigiana Maria Cristina Piovesana, attuale vicepresidente nazionale di Confindustria. – Intervistati VINCENZO MARINESE (Presidente Confindustria Venezia-Rovigo), LEOPOLDO DESTRO (Presidente Assindustria Veneto Centro), MARIA CRISTINA PIOVESANA (Vicepresidente nazionale Confindustria con delega all’Ambiente e alla Sostenibilità) (Servizio di Cristian Arboit)


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