10/02/2022 MARGHERA – Furono più di 8mila i profughi che dalla metà degli anni quaranta arrivarono a Venezia dall’Istria, dalla Dalmazia e dalla Venezia Giulia.Oggi la cerimonia in memoria delle vittime delle foibe a Marghera. || Dalla fine della seconda guerra mondiale furono migliaia i profughi che dai territori ceduti alla Jugoslavia arrivarono a Venezia. Un esodo reso drammatico dalle migliaia di morti dell’eccidio delle foibe. Una storia dolorosa che dal 2005 viene commemorata ogni anno il 10 Febbraio, anniversario della firma del trattato di Parigi che nel 1947 stabilì il passaggio di una parte d’Italia alla Jugoslavia.In piazza Martiri delle Foibe, a Marghera, la cerimonia di deposizione della corona d’alloro sul monumento in onore delle vittime e degli esuli dell’Istria, della Venezia Giulia e della Dalmazia. Dopodiché protagonisti sono stati alcuni alunni dell’istituto comprensivo “Grimani” di Marghera che hanno letto delle poesie dedicate al “Giorno del Ricordo”.Per gli studenti più grandi, al Teatro del Parco alla Bissuola, si è tenuta la cerimonia cittadina dedicata agli studenti delle scuole con la presentazione dello spettacolo “Passi”, che racconta la storia dell’esule olimpionico Abdon Pamich. Il Comune di Venezia celebra il “Giorno del Ricordo” con decine di iniziative lungo un mese di eventi. – Intervistati ALESSANDRO CUK (PRESIDENTE ASSOCIAZIONE VENEZIA GIULIA DALMAZIA), ANTEA MELIGRANA (PRESIDENTE PROVINCIALE CONSULTA STUDENTI VENEZIA), ERMELINDA DAMIANO (PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE DI VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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