09/02/2022 VENEZIA – Venezia non può reggersi solo sul turismo. L’assessore regionale Roberto Marcato interviene nel dibattito sul futuro della città illustrando i programmi del progetto che candida la città a capitale mondiale della sostenibilità. || La lista di cose da fare è lunga quanto quella dei problemi da risolvere ma forse èla prima volta inmezzo secolo cheVenezia cerca di cambiare rotta dalla politica monocultura turistica degli ultimi decenni. L’input arriva dalla Regione attraverso un progetto ambizioso come “Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità” che parte da un analisi del presente che è il bollettino di guerra di una città in ginocchio: dimezzamento della popolazione in 40 anni, chiusura del 34% delle attività artigianali,”deterioramento del livello di legalità nel tessuto commerciale”, “declino industriale di Porto Marghera”, “flussi insostenibili di turismo di massa”.Potenzialmente forte di circa 4 miliardi di euro tra finanziamentipubblici e privati, il progetto “Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità” vede accanto alla Regione: Comune, Università, Confindustria e realtà della forza di Generali, SNAM e BCG. In una città in cui da anni l’unico dibattito è se aprire un nuovo albergo o un nuovo museoun programma che prevede residenzialità dedicata, fiscalità agevolata, rilancio del commercio, transizione energetica, sostenibilità ambientale e gestione dei flussi del turismo di massa è semplicemente rivoluzionario. – Intervistati ROBERTO MARCATO (ASSESSORE LEGGE SPECIALE PER VENEZIA REGIONE VENETO) (Servizio di Filippo Fois)


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