09/02/2022 PADOVA – Avevano creato tensione e paura nelle piazze di Monselice, gli undici giovani di origine magrebina denunciati dai carabinieri che hanno eseguito una serie di perquisizione. Il reato contestato è quello di associazione a delinquere. || Il 5 giugno 2021 erano stati due ignari fidanzati che passeggiavano; era poi toccato a un coetaneo, malmenato dalla banda, che come unica colpa aveva quella di indossare scarpe da ginnastica costose. Sono undici i minorenni individuati nel corso di un’indagine partita durante l’estate e condotta dai carabinieri della compagnia di Abano Terme e della stazione di Monselice. I ripetuti episodi segnalati nelle vie della città erano stati oggetto a inizio giugno anche di un comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico presieduto dal prefetto di Padova Raffaele Grassi. Gli undici, tutti ragazzi di origine magrebina da tempo in Italia, agivano in gruppo e passavano velocemente dalle minacce alle mani per motivi banali o pretestuosi. Aggressioni legate anche a presunte gelosie. Un giovane, che si era scambiato dei messaggi con la fidanzata di uno del gruppo, era stato picchiato selvaggiamente rimediando una prognosi di un mese, un altro era stato malmenato perché la sua auto era stata scambiata per quella della fidanzata di una di loro. Anche i carabinieri nel mirino della baby gang. Due militari infatti erano stati aggrediti durante il controllo di tre giovani. I tre avevano anche tentato di dileguarsi ma erano stati bloccati. Su delega della procura, i carabinieri nella giornata di sabato hanno eseguito undici perquisizioni. Gli undioci, indagati, devono rispondere dell’accusa di associazione a delinquere finalizzata a creare uno stato di tensione e soggezione in altri ragazzi. (Servizio di Francesco Rataj)


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