05/02/2022 BORGO VALBELLUNA – Dalla montagna alla pianura, il Piave è un fiume in secca. A dirlo anche Arpav. “Serve un nuovo equilibrio”, dice l’assessore all’ambiente del comune di Borgo Valbelluna, dove si trova la frazione di Nave, un nome che certo non è stato dato a caso. Il reportage con le immagini di Stefano Bozzi. || Da un lato, la memoria di un passato – nemmeno troppo remoto -, dall’altro la fotografia di un presente che racconta di un fiume che ha sete, una secca così – nel bel mezzo dell’inverno – non si vedeva da tempo. Il colpo d’occhio a Nave di Mel, così come a Lambioi, parla chiaro.Ma a certificare il fenomeno è anche Arpav, da giorni – per esempio – nel tratto di chiusura del bacino montano – tra Pederobba e Nervesa – le portate del corso d’acqua, sono ferme al valore di deflusso minimo vitale, concetto che sta per essere sostituito da quello di deflusso ecologico.Certo, il problema resta. La carenza idrica si traduce in problemi evidenti sia per la pianura che per la montagna, dove non sempre è facile trovare un equilibrio.Zero pioggia, pochissima neve, periodi di siccità lunghissimi alternati ad eventi violenti e piene improvvise, in una parola cambiamento climatico – Intervistati SIMONE DEOLA (Assessore Ambiente Comune Borgo Valbelluna) (Servizio di Cristian Arboit)
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