04/02/2022 CONEGLIANO – La tragedia dell’A28 e la polemica sugli arresti domiciliari al pirata che ha ucciso Sara Rizzotto e Jessica Fragasso. Dal papà di quest’ultima un appello diretto al Capo dello Stato. Intanto domenica alle 18 ci sarà una fiaccolata a Conegliano || Un minuto, è questo che chiede Alain Fragasso al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Pochi istanti per fare “giustizia” e per poter provare a correggere i titoli di coda di una storia tragica, il cui finale non si può più riscrivere. Non torneranno più tra le braccia dei loro cari, Jessica Fragasso e Sara Rizzotto, le due cugine, morte nello schianto in A28, travolte dal Suv di Dimitre Traykov, scappato dal luogo dell’incidente, trovato dagli agenti di Polizia nella sua casa di Pordenone. Casa dove da ieri, l’imprenditore 61enne, è tornato a scontare gli arresti domiciliari con obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Una decisione che non trova pace nelle famiglie delle vittime. Oggi, alle 14.00 il riconsocimento delle salme da parte delle famiglie all’ospedale di Udine, dove sono ancora ricoverate in condizioni gravi le due figlie di Sara Rizzotto, salve per miracolo. Bambine, una di due anni e mezzo e l’altra di quattro mesi, a cui, da questa mattina, è stata dedicata una raccolta fondi. Segno di una Comunità toccato nel prondo, che nei prossimi giorni si ritroverà per ricordare le due ragazze scoparse con una fiaccolata nel centro di Conegliano. – Intervistati ALAIN FRAGASSO (Papà di Jessica), LUCA RIZZOTTO (Papà di Sara), FABIO CHIES (Sindaco di Conegliano) (Servizio di Sharon Di Carlo)
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