03/02/2022 MESTRE – La pandemia è stata una mazzata, ora c’è il caro bollette. E le piscine non possono sopravvivere. Per questo domenica chiuderanno i battenti in segno di protesta. || Prima la pandemia, ora il caro bollette che mette in ginocchio. Per questo il mondo del nuoto veneto ha deciso di aderire all’iniziativa “Domenica 6 febbraio Piscine chiuse”. Una protesta per lanciare un messaggio forte allo stato affinchè intervenga tempestivamente. Bollette alla mano, infatti, i costi sono lievitati, e non si potrebbero sostenere nemmeno riuscendo a lavorare nuovamente a pieno regime.Aumentare, poi, abbonamenti e tariffe penalizzerebbe solo le famiglie, già in difficoltà e che dovrebbero gioco forza rinunciare allo sport. – Intervistati ALESSANDRO VALENTINI (PRES. ASSONUOTO), DAVIDE GIORGI ( PRES. POLISPORTIVA TERRAGLIO), DINO PONCHIO (PRES. CONI VENETO), ROBERTO COGNONATO (PRES. FIN VENETO) (Servizio di Ilaria Marchiori)


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