03/02/2022 VENEZIA – Con il blocco al cantiere in piazza San Marco si è perso il periodo più favorevole dal punto di vista del meteo per realizzare le barriere mobili provvisorie a difesa della Basilica di San Marco. Cerchiamo di capire cosa accadrà ora. || La prossima settimana si dovrebbero concludere le indagini della Soprintendenza per capire, dal punto di vista archeologico, se, nel sottosuolo vi siano reperti di rilevante importanza storica.Per la realizzazione delle barriere mobili provvisorie che dovrebbero difendere la Cattedrale di San Marco dall’alta marea si è perso il periodo migliore per poter lavorare.Con il blocco al cantiere in piazza San Marco si è perso il periodo più favorevole dal punto di vista del meteo per realizzare le barriere mobili provvisorie a difesa della Basilica di San Marco. Cerchiamo di capire cosa accadrà ora.La leggenda narra che nell’anno 828 due mercanti veneziani di nome Buono da Malamocco e Rustico da Torcello avevano appena terminato di condurre affari nella città egiziana di Alessandria quando si recarono per adorare il venerato corpo di San Marco.I mercanti avevano appena appreso dai custodi della chiesa che i musulmani avevano in programma di profanare la chiesa e rubarne i tesori per decorare le loro moschee. Questo ha dato loro la giustificazione di cui avevano bisogno per rapire il corpo di San Marco e riportarlo a Venezia.Basandosi sul disprezzo dei musulmani per la carne di maiale, i mercanti veneziani hanno messo in salamoia il corpo di San Marco in un misto di carne di maiale e foglie di cavolo, imballandolo in un cesto di vimini e dichiarandolo come dogana.Sicuramente abbastanza, quando hanno detto a quelli del porto cosa c’era dentro la cassa – “kanzir, kanzir” (maiale) – gli addetti al servizio erano così disgustati che l’hanno tolta senza controllare. – Intervistati CARLO ALBERTO TESSERIN (PRIMO PROCURATORE DI SAN MARCO) (Servizio di Lorenzo Mayer)


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