02/02/2022 LIDO DI VENEZIA – Nel giorno della sua scomparsa, all’età di 90 anni, anche la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove venne premiata due volte, ricorda la grande icona del cinema italiano. Nel 1964 il film “Il Deserto Rosso” dove era protagonista vinse il Leone d’oro, nel 1995 poi Monica Vitti venne insignita dalla Biennale del Leone d’oro alla carriera. || La notizia della morte di Maria Luisa Ceciarelli, per tutti semplicemente Monica Vitti, piomba su Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia, mentre è in corsa la presentazione della prossima Biennale d’arte come un macigno. Il ricordo del direttore della Mostra Internazionale d’arte Cinematografica di Venezia, Alberto Barbera, che sceglie le nostre emittenti per il suo personalissimo omaggio.Nel 1964 il film “Il deserto rosso” dove era protagonista vince il Leone d’oro, nel 1995 poi Monica Vitti venne insignita dalla Biennale del Leone d’oro alla carriera.Negli ultimi anni, a causa di una malattia degenerativa, non è più apparsa in pubblico ma la sua eredità è rimasta fortissima nel mondo del cinema che, in occasione di anniversari e compleanni, non ha mancato di tributare affetto con mostre fotografiche e rassegne dei suoi più di cinquanta film. Una carriera straordinaria e molti riconoscimenti: 5 David di Donatello come migliore attrice protagonista (più altri quattro riconoscimenti speciali), 3 Nastri d’Argento, 12 Globi d’oro (di cui due alla carriera) e un Ciak d’oro alla carriera, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale, una Cocha de Plata a San Sebastián, una candidatura al premio BAFTA. – Intervistati ALBERTO BARBERA (DIRETTORE MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA) (Servizio di Lorenzo Mayer)


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