02/02/2022 MESTRE – In partenza per Roma il Presidente Zaia anticipa la posizione delle Regioni, il calo dei contagi e soprattutto dei ricoveri chiede un cambio di strategia. Vediamo. || Una conferenza stampa dopo più di una settimana di silenzio per l’impegno con il Quirinale e in tre assunti il Presidente Zaia recupera andando dritto al punto. I dati , spiega, ci dicono che il virus è diventato endemico, non va banalizzato, ma è evidente che gli effetti clinici, anche grazie ai vaccini, non siano più gli stessi. E’ la fine dello stato di emergenza. Fase nuova, per la quale , secondo Zaia è necessario che le regole vadano riscritte, immaginando che possano essere per sempre, come avviene per l’influenza o il morbilloConcentrarsi sui sintomatici per cambiare i piani di sanità anche alla luce di un contact tracing non più gestibile. Su una cosa, invece, il Governatore, mantenendo la linea del partito, è in disaccordo con la linea nazionale: la discriminazione tra vaccinati e non.Sul fronte dei vaccini sono oltre 10 milioni le dosi somministrate in Veneto, con una copertura vaccinale che ha raggiunto l’88,7% della popolazione vaccinabile. Sono 160 mila i veneti over 50 non vaccinati e dunque dal 1 Febbraio fuori legge. Per semplificare una procedura ancora farraginosa legata alle sanzioni l’assessore alla Sanità Lanzarin annuncia l’emendamento presentato in Commisisone Salute che chiede la pratica sanzionatoria salti il passaggio con le Ulss ma rimanga in capo interamente all’agenzia delle entrate, che autonomamente può veirifcare se il cittadino è in possesso o meno di esenzione dall’obbligo vaccinale per moltivi di salute. – Intervistati LUCA ZAIA (PRESIDENTE REGIONE VENETO) (Servizio di Anna De Roberto)
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