31/01/2022 TREVISO – Hanno intascato oltre 1,5 milioni di euro di aiuti statali, sotto forma di prestiti garantiti o contributi a fondo perduto. Indagati 51 imprenditori trevigiani nella maxi inchiesta della Guardia di Finanza. || Ha beneficiato di un finanziamento garantito dallo Stato per 25.000 euro e, subito dopo l’accredito, ha utilizzato l’intera somma per effettuare scommesse su piattaforme di gioco online. E’ uno dei 51 imprenditori finiti nell’inchiesta della Guardia di Finanza, che hanno ricevuto senza averne diritto oltre 1 milione e mezzo di euro sotto forma di prestiti garantiti o contributi a fondo perduto, per far fronte all’emergenza economica a causa della pandemia.L’indagine estesa a diverse regioni italiane è arrivata anche in Provincia di Treviso. Indagati 8 imprenditori di Castelfranco, 8 di Conegliano, 6 di Treviso e 5 di Villorba. Operativi nel settore commerciale, alberghiero, ristorazione e manifatturiero.In molti casi sono stati scoperti a spendere le somme per finalità personali, del tutto estranee a quelle per le quali gli aiuti statali sono stati concepiti. Automobili, orologi e costosi cellulari. Diversi denunciati, poi, hanno versato tramite bonifico somme a propri familiari, per spese di abbigliamento e prodotti per la casa.I controlli a tappeto in Provincia di Treviso hanno riguardato più di 80 mila soggetti.”L’inizio del Coronavirus ha portato bene”. Altri dicevano: “Non so più dove andare ad aprire i conti correnti in giro per il mondo”. Così parlavano al telefono gli imprenditori coinvolti nella maxi frode per 440 milioni di falsi crediti tra sismabonus e bonus facciate illecitamente percepiti e scoperti dalla Guardia di Finanza, 35 le misure cautelari eseguite. 78 gli indagati in tutta Italia.In futuro gli speculatori senza scrupoli non avranno pace, promette il Colonnello De Giacomo. – Intervistati Col. FRANCESCO DE GIACOMO (Com. Provinciale Gdf Treviso) (Servizio di Nicola Marcato)


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