27/01/2022 VENEZIA – Celebrazione della Giornata della Memoria stamattina al Ghetto di Venezia. Il presidente della Comunità ebraica veneziana ha lanciato un monito contro i rigurgiti di razzismo e strumentalizzazioni della Shoa. || “Non credo nella ritualità vuota bisogna essere chiari e guardare la realtà con occhi obiettivi”. Dario Calimani non è tra coloro che si perdono in discorsi di circostanza, alla cerimonia per il Giorno della Memoria al Ghetto di Venezia, il presidente della Comunità Ebraica veneziana è andato dritto al centro della questione. Commemorando le vittime della Shoah e parlando della recrudescenza di sentimenti anti-semiti in Italia, Calimani ha chiamato in causa anche la classe politica, anzi una certa classe politica. In Campo del Ghetto Novo, peraltro, assieme ai membri della Comunità Ebraica erano presentidiversi esponenti della Municipalità e del Comune di Venezia ed una nutrita rappresentanza di consiglieri regionali e la vicepresidente Elisa De Berti.Nel corso della giornata sono state posizionate altre 29 pietre d’inciampo a ricordare davanti alla porta della loroultima casa i deportati nei campi di stermino. Qui tutti hanno avuto diversi lutti di questo genere in famiglia, compreso il presidente della comunità ebraica che ha perso una dozzina di parenti. – Intervistati DARIO CALIMANI (PRESIDENTE COMUNITA’ EBRAICA VENEZIA), ELISA DE BERTI (VICE PRESIDENTE REGIONE VENETO) (Servizio di Filippo Fois)


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