27/01/2022 VENEZIA – Nel corso del giorno della Memoria a Venezia sono state posizionate 29 pietre d’inciampo davanti alle case dei deportati nei campi di sterminio. || Dalla prima posa di una pietra d’inciampo in Germania nel 1992, oggi se ne sono aggiunte quasi altre 72mila che dalla Spagna alla Russia uniscono l’Europa nel ricordo dei deportati nei campi di sterminio nazisti. Si trovano di fronte alla porte di quelle che furono le ultime abitazioni di chi fu poi assassinato durante la detenzione. Dopo Roma, Venezia è la seconda città in Italia per numero di pietre d’inciampo. L’ultima trentina è stata installata in queste ore. Ad assistere alla posa c’erano anche diversi discendenti delle vittime della Shoah, come Beatrice che qui ricorda il nonno e due sue pro zie.Paolo invece è venuto per la bisnonna regina, di lei conserva una fotografia e il ricordo dei racconti ascoltati in casa. Il percorso della memoria è partito da Campo Santa Maria del Giglio, nel sestiere di San Marco ed è proseguita a Cannaregio e Dorsoduro, rinnovando una celebrazione che negli anni ha portato Venezia a contare 134 pietre nel suo centro storico e isole. – Intervistati ERMELINDA DAMIANO (PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE DI VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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