27/01/2022 LIDO DI VENEZIA – Il Lido di Venezia è ancora sgomento e incredulo per la morte del cameriere di 31 anni, Nicola Lazzaro, trovato senza vita in un canale della laguna. Nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia. || Sarà l’autopsia, che verrà eseguita, molto probabilmente già nelle prossime ore, a fornire gli elementi che potrebbero aiutare gli inquirenti a fare chiarezza sulla morte di Nicola Lazzaro, il cameriere originario di Mirano, residente a Marghera che lavorava al Lido, recuperato senza vita, mercoledì mattina, inm un canale interno del Lido di Venezia nella zona di San Nicolò tra via Rovigno e via Cipro. Le indagini delle forze dell’ordine, coordinate dalla polizia di stato, proseguono, avvolte nel più stretto riserbo, ma spaziando a 360 gradi. Non si esclude nessuna ipotesi. Lazzaro aveva lavorato da giugno fino al 31 dicembre, come barman, al locale “Dolce Vita” in Gran Viale. Nicola, come testimoniano i tantissimi messaggi degli amici, postati su facebook e sui social network, era una persona solare e un lavoratore molto professionale nel suo lavoro, che ci sapeva fare con i clienti. In passato aveva lavorato anche per l’Hard Rock Cafe Venezia in Bacino Orseolo. Una morte inspiegabile con molti punti che attendono chiarezza. “Vogliamo sapere cosa è successo a Nicola” – la richiesta degli amici. Punti interrogativi che restano sospesi. Oggi è ancora il momento del silenzio, sgomento e dolore. “Abbiamo lavorato insieme, fianco a fianco, per sei mesi, fino al 31 dicembre scorso, giorno in cui concludeva il suo contratto. Nicola era una persona solare, disponibile, gentile, che con la clientela ci sapeva fare”. Così lo ha ricordato Matteo Vianello detto Babuca, uno dei quattro soci del bar. (Servizio di Lorenzo Mayer)
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