26/01/2022 VENEZIA – In un paio d’anni a Venezia-città hanno chiuso almeno mille negozi.La stima di uno studio di Confesercenti e dello Iuav denuncia la situazione di una città privata della domanda interna dallo spopolamento e ormai totalmente dipendente dal turismo. || Nell’itinerario notturno durante il quale ha censito a colpi di tempere a base d’acqua le vetrine di quasi 150 negozi sfitti di Venezia, la street artist “Freak of Nature” ha solamente sfiorato la fondamenta in cui dagli anni ‘90 è attiva la libreria di Cristina Giussani. Già ai vertici di Confesercenti Venezia Rovigo, l’estate scorsa Giussani è stata rieletta presidente di Confesercenti Veneto. Un recente studio della sua associazione in collaborazione con lo Iuav ha scattato un’istantanea dello stato di salute del commercio cittadino. In una città anagraficamente rasa al suolo, il Covid ha provocato anche la chiusura dei negozi per turisti, iniziando da quelli di livello più basso a salire fino aquelli del lusso. Pur mantenendo lo sguardo ancheal mercato del turismo, Confesercenti sta lanciando alle istituzioni diverse proposte per il ripopolamento di Venezia. Ma l’impressione perlomeno, è che la tendenza generale sia di aspettare la fine della pandemia per poi riprendere le politiche degli ultimi vent’anni. – Intervistati CRISTINA GIUSSANI (PRESIDENTE CONFESERCENTI VENETO) (Servizio di Filippo Fois)


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