25/01/2022 PADOVA – Emergenza coronavirus. Tra contagi positivi e contatti sono oltre 400 solo nel padovano le classi in sorveglianza o quarantena. Ragazzi positivi ma anche insegnanti. L’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan propone l’utilizzo dei docenti in pensione. || Le circolari alle famiglie si susseguono, i calendari scolastici sono pronti a essere cambiati tra supplenze, uscite anticipate o classi poste in sorveglianza o didattica a distanza. La pandemia sta colpendo in modo duro le scuole che si trovano a dover operare su più fronti tra questi quello degli insegnanti che mancano. Scuole come la sanità con il rientro volontario degli insegnanti in pensione e l’autotest per bloccare sul nascere possibili contagi. Se le scuole sentinella per ora non sono attive, l’autodiagnosi proposta prima del rientro in classe dopo le vacanze di Natale dal presidente del Veneto Luca Zaia potrebbe evitare almeno, con le nuove regole, la didattica a distanza che oltre a pesare sui ragazzi, pesa sul fronte organizzativo sulle famiglie che devono gestire soprattutto i bambini più piccoli. – Intervistati ELENA DONAZZAN (Assessore all’Istruzione Regione Veneto) (Servizio di Chiara Gaiani)


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