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VENEZIA | CRISI RISTORATORI: RIPARTENZA SOLO CON LA BIENNALE D’ARTE

22/01/2022 VENEZIA – Anche i ristoranti a Venezia, centro storico e isole, soffrono il momento di pandemia. Magri gli incassi che non bastano nemmeno a coprire le spese. La ripartenza si “vede” solo da aprile maggio con la Biennale d’arte. La situazione non è semplice. || E’ un periodo di crisi profonda per i ristoranti a Venezia, centro storico e isole. Il momento, alla vigilia del Carnevale ma ancora dentro una situazione pandemica, è di grande difficoltà per gli addetti ai lavori. Non sono solo gli hotel ad essere in difficoltà, ma è l’intero comparto dell’ospitalità e dell’accoglienza turistica a sentirsi in ginocchio.Sentiamo Luca Pradel, portavoce dei ristoratori veneziani e delizioso padrone di casa, insieme alla moglie Gabriella, del locale “La Favorita”, il ristorante della “Dolce Vita” veneziana.E’ sempre il virus a dettare le condizioni nella speranza che, da aprile, la situazione possa essere migliore. E con il Carnevale in laguna ridimensionato e in formato risotto, si punta tutto sulla Biennale.   Anche i ristoranti a Venezia, centro storico e isole, soffrono il momento di pandemia. Magri gli incassi che non bastano nemmeno a coprire le spese. La ripartenza si “vede” solo da aprile maggio con la Biennale d’arte. La situazione non è semplice.Emergono anche altri dati interessanti, come ad esempio il fatto che le attività di somministrazione a San Donà di Piave siano 224, mentre sono 215 a Caorle, 471 a Jesolo, 220 a Bibione, 140 a Portogruaro. Analizzati questi dati, è emerso come la perdita stimata per il mese di dicembre sia stata, per il mondo della ristorazione del Veneto Orientale, di non meno di 35 milioni di euro. «Sulla base di questi dati – ha esordito il presidente di Confcommercio San Donà-Jesolo Angelo Faloppa – è stato possibile fare una fotografia reale di quanto sono costate, in termini di fatturato, le restrizioni, causate dalla pandemia, in un mese, come quello di dicembre, che ha sempre rappresentato una vera e propria boccata d’ossigeno per il comparto. Naturalmente la nostra associazione mette sempre la salute prima di ogni altra cosa; ma non si può prescindere dalla situazione economica, che significa anche salvaguardia di decine di imprese e di centinaia di posti di lavoro”. – Intervistati LUCA PRADEL (PORTAVOCE RISTORATORI VENEZIANI) (Servizio di Lorenzo Mayer)


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