22/01/2022 TREVISO – Nuova udienza questa mattina in tribunale a Treviso per il processo a Vincenzo Consolisul fallimento di Venetobanca. Oggi l’arringa della difesa che ha puntato a smontare la tesi accusatoria chiamando in causa la Banca D’Italia. || Ha iniziato affermando la sua delusione per il processo oggi in tribunale a treviso l’avvocato della difesa di Vincenzo Consoli ex numero uno di Venetobanca. Ha iniziato attaccando a testa bassa la tesi accusatoria dei pubblici ministeri Massimiliano De Bortoli e Gabriella Cama sull’azione di ostacolo alla vigilanza di Banca d’Italia e falso in prospetto a carico del suo assistito. L’avvocato Conestabile non si e’ dichiarato pero’ solo deluso.Temi che la difesa ha scandito ripercorrendo tutte le testimonianze udienza per udienza mettendo in luce un quadro totalmente diverso sulla vicenda che ha portato al fallimento di Venetobanca. Partendo dagli ispettori di Banca d’Italia che non avrebbero confermato lo stato di sofferenza emerso durante i controlli del 2013 e del 2014 ma solo un gruppo cresciuto troppo in fretta con acquisizioni importanti in Italia e all’estero. Motivo per il quale sarebbe stato acquistato il famoso aereo diventato il simbolo delleo sperpero di Consoli. In realta’ ha sottolineato il difensore era indispensabile per seguire la continua serie di riunioni e consigli di amministrazione non solo in Puglia Marche o Monzabrianza ma soprattutto tra Irlanda,Romania, Bulgaria Albania e Moldavia tra l’altro non per Consoli ma per il presidente Flavio Trinca e il suo vice Franco Antiga. Poi l’avvocato Conestabile ha contestato la tesi di una dirigenza fatta da fantocci alla merce’ di Consoli snocciolando dirigente per dirigente la provenienza dai maggiori istituti di credito sottolineando come per l’operativita’ dovessero rispondere solo al consiglio di amministrazione della banca e non al direttore generale. Spostati da un’aula senza riscaldamento la difesa ha chiesto di scagionare l’imputato spiegando che Venetobanca sarebbe stata di fatto vittima non di una gestione vorace e arrogante ma dell’ostinazione di Consoli di non cederla di fatto alla banca popolare di Vicenza, come invece voleva banca d’’Italia. – Intervistati Avv. ERMENEGILDO CONESTABILE (Difensore di Vincenzo Consoli) (Servizio di Lucio Zanato)
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