20/01/2022 VENEZIA – Centinaia di dipendenti in quarantena, aumenti astronomici di luce e gas, mancanza di turismo stanno portando al collasso le attività economiche di Venezia. || L’economia di Venezia è in ginocchio. Non per una causa ma per una serie di concause. Il Coronavirus naturalmente è la prima, e qui si sente più che altrove visto che da decenni si è deciso di basare tutta l’economia sul turismo e quindi non si può contare su una domanda interna, ma non è l’unica. I dati della Confesercenti dipingono una situazione drammatica in cui l’aumento spropositato delle bollette – 550% in piùdi luce 650% in piùdi gas – rischia di rappresentare il colpo di grazia.Questi aumenti hanno generato un circolo vizioso che ha portato ad un ulteriorerincaro generalizzato di merci o servizi, attualmente stimato attorno al 15% ma che in futuro potrebbe ulteriormente crescere. Le richieste al Governo sono tante quanti i problemi: accorciare le quarantene per gli asintomatici, rifinanziare i ristori ai lavoratori autonomi, prorogare la moratoria sui prestiti, intervenire sulla cassa integrazione. – Intervistati EMILIANO BIRAKU (COORDINATORE CONFESERCENTI VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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