17/01/2022 MESTRE – Tra ville, appartamenti e terreni, sono 460 i beni immobili confiscati alla criminalità in Veneto. Solo uno su cinque utilizzato per finalità sociali. || Ville, terreni edificabili, appartamenti, ex fabbricati industriali, negozi e alberghi. E’ ricco il patrimonio che possiede il Veneto grazie alle confische nei confronti della criminalità organizzata. Gran parte di questi beni però è ancora del tutto inutilizzata e rischia di deteriorarsi con il tempo, facendo fallire il principale scopo del sequestro, la restituzione di tali beni alla comunità per finalità sociali.Secondo un’indagine effettuata dall’onorevole Pellicani, grazie ai dati elaborati del portale dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), i beni immobili confiscati in Veneto sono 460. La provincia con il maggior numero di beni sequestrati è Vicenza,seguita da Venezia, Verona, Padova e Treviso.Uno dei pochi immobili che hanno trovato un utilizzo concreto, nel Veneziano, è la villa a Campolongo Maggiore, con piscina e campo da tennis, che apparteneva all’ex capo della Mafia del Brenta Felice Maniero, ora divenuta sede di varie associazioni e intitolata a Cristina Pavesi. La giovane 22enne di Conegliano morta per l’esplosione sul treno provocata dalla banda. I beni non ancora assegnati nel Veneto sono 368. Sono urgenti maggiori risorse e il miglioramento della gestione dei beni confiscati, per riuscire ad assegnare nuove opportunità in particolare ad associazioni e a realtà del volontariato. – Intervistati NICOLA PELLICANI (Onorevole Partito Democratico) (Servizio di Nicola Marcato)


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