TREVISO – Tamponi negli studi dei medici di base, anche la Fimmg trevigiana, dopo un’assemblea web con gli iscritti, ha deciso di accettare l’accordo con la Regione. L’iniziale “no” ha prodotto una frattura con i vertici regionali del sindacato. || Un no per la forma, più che per la sostanza. quello della Fimmg trevigiana. Il giorno dopo l’altolà del segretario Brunello Gorini all’accordo con la Regione per l’esecuzione dei tamponi negli ambulatori dei medici di base, il sindacato di categoria, avuto il tempo di esaminare il documento e discuterne, ha deciso di aderire, pur chiedendo una serie di garanzie. In 300 hanno partecipato all’assemblea web in cui il testo è stato sviscerato, decidendo, “con alto senso di responsabilità”, sottolinea Gorini, di acconsentire alla nuova mansione. All’Ulss si chiede però di fornire test e kit completi, formazione ai medici e di valutare se gli studi sono idonei e quindi sicuri. La presa di posizione inziale della Fimmg trevigiana ha prodotto uno strappo nel sindacato, con il segretario veneto Domenico Crisarà che l’aveva bollata come una “posizione personale” di Gorini e quest’ultimo che aveva ribattuto non riconoscendo la leadership regionale al collega. – Intervistati DOMENICO CRISARA’ (Segretario regionale Fimmg), BRUNELLO GORINI (Segretario Fimmg Treviso) (Servizio di Lina Paronetto)