11/01/2022 TREVISO – ”Rifinanziare il fondo Inps per equiparare le quarantene fiduciarie alla malattia” è l’appello che Confartigianato Treviso lancia al governo alla luce dell’elevato numero di operai delle aziende trevigiane attualmente in isolamento || Dal primo gennaio i casi di quarantena o isolamento fiduciario, quelli che scattano per un contatto con positivo, non sono più equiparati alla malattia e questo a causa del mancato rifinanziamento del fondo INPS da parte del Governo. I lavoratori dunque, contatti di un positivo, una volta esauriti permessi o ferie avranno un’unica prospettiva, vedersi decurtato lo stipendio. L’allarme è della Confartigianato Marca Trevigiana che segnala come, in questo momento in provincia di Treviso siano 40mila i cittadini in quarantena o isolamento, una situazione che si riflette anche nelle aziende artigiane del territorio in forte sofferenza, proprio per i numerosi dipendenti a casa perchè positivi o contatti stretti, ai quali si aggiunge l’ormai cronica carenza di personale specializzato, con la conseguente difficoltà di far fronte alle commesse. Se da un lato il settore amministrativo può ovviare a questa situazione con lo smart working, il lavoro agile non può certo applicarsi al settore dei tecnici e operai che rappresentano il 90% della forza lavoro. Dagli artigiani un accorato appello al governo perché il fondo Inps che equipara la quarantena fiduciaria alla malattia venga rifinanziato – Intervistati OSCAR BERNARDI (Presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana) (Servizio di Francesca Bozza)
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