09/01/2022 VENEZIA – La scuola al via domani tra mille incertezze. Pesa l’assenza di insegnanti e personale ata per quarantene o mancata vaccinazione. Intanto la Dad per non vaccinati prevista dal decreto per medie e superiori rischia di mettere i presidi in una situazione difficile sul fronte della privacy || Il timore è questo, a poche ore dalla campanella. Il ritorno a scuola sarà un tour de force per tutti e rischia di colpire l’istruzione nel suo bene primario, la didattica. Tanti gli ordini di problemi. Il primo, il più concreto, è quello della carenza di docenti e personale ata per quarantene o mancata vaccinazione. Lezioni che rischiano di saltare, scuole che rischiano di non aprire perchè manca la bidella che materialmente apra i cancelli. La cifra regionale di partenza è già inquietante: 1 operatore su 10 non ci sarà. E poi, la gestione delle nuove norme del decreto. Martedì un vertice proprio della dirigenza scolastica regionale con i presidi: sul piatto c’è la casistica che preocupa di più, l’ipotesi di 2 positivi in classe nelle medie o nelle superiori che fa scattare la contestata dad dei non vaccinati. Senza contare il fronte tecnico e didattico. La casistica in questione prevede una lezione mista con studenti in Dad e in presenza contemporaneamente. Come metterla in pratica? L’appello della dirigente scolastica regionale ai genitori è chiaro: vaccinare i proprio figli fidandosi della scienza, collaborare e non contrastare, e, non ultimo, essere vigili sulle comunicazioni scolastiche – Intervistati CARMELA PALUMBO (Dirigente scolastico Regione Veneto) (Servizio di Nicola Zanetti)


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