08/01/2022 PONTE DI PIAVE – Centinai di presidi italiani hanno scritto al governo chiedendo di riprendere dopo la pausa di Natale con la dad. ”Difficile gestire le lezioni tra studenti in quarantena e altri in presenza” dice la dirigente scolastica di Ponte di Piave tra i firmatari della missiva || Ci sono anche 11 dirigenti scolastici di 7 istituti comprensivi e 4 scuole superiori della marca tra i presidi, centinaia in tutta Italia, che hanno sottoscritto una lettera inviata al governo nella quale si chiede al termine delle vacanze di Natale, di non riprendere con le lezioni in presenza ma di proseguire con la dad fino alla fine di gennaio. Ad aver sottoscritto la missiva anche la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Ponte di Piave Raffaella Contrafatto che spiega che posticipando il rientro in classe i presidi avrebbero avuto la possibilità di organizzarsi a partire dai supplenti. Come prospettato ieri dal presidente Zaia, la ripresa delle lezioni sarà all’insegna del caos: “ per la prossima settimana, dice Contrafatto, avremo già insegnanti in quarantena che vanno ad aggiungersi a quelli sospesi perché non vaccinati’’. ”In questi due anni di pandemia i dirigenti scolastici hanno messo il massimo impegno ma ora alla luce dell’attuale situazione l’organizzazione diventa molto complessa, a partire dalla gestione delle quarantene con studenti non vaccinati in dad e vaccinati in presenza” spiega la preside. Il rischio è che il 10 gennaio si riaprano le scuole, con i presidi però costretti pochi giorni dopo a ricorrere comunque alla dad per studenti in quarantena.Intanto sulla riapertura delle scuole interviene anche la Rete Studenti Medi Veneto critica verso le nuove linee guida Covid del governo, dicendosi preoccupata per un ritorno alla dad: diritto allo studio, alla salute e all’impatto psicologico sono le priorità da tutelare secondo i giovani. – Intervistati RAFFAELLA CONTRAFATTO (Dirigente Scolastico I.C. Ponte di Piave) (Servizio di Francesca Bozza)
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