07/01/2022 SANTA MARIA DI SALA – La multinazionale Ronal ha revocato la chiusura della Speedline di Santa Maria di Sala. Più di 800 lavoratori tirano un sospiro di sollievo. Ora si apre una seconda fase: quella del rilancio dell’azienda con un piano industriale sostenibile. || Non è ancora la soluzione definitiva ma sul futuro della Speedline di Santa Maria di Sala e degli oltre 800 lavoratori tra diretti e indiretti che seguono la vicenda col fiato sospeso si apre un grosso spiraglio di luce. All’incontro convocato dal Mise in videoconferenza alla presenza dell’amministratore delegato e del responsabile finanziario del Gruppo Ronal, delle istituzioni locali e dei sindacati è arrivata la notizia che permette di aprire una trattativa per il rilancio del sito. La revoca della chiusura pone le basi per la seconda fase: il mantenimento delle produzioni e la garanzia dell’occupazione a Santa Maria di Sala. L’amministratore delegato ha comunicato che Speedline ha ricevuto dal Gruppo Ronal circa 250 milioni di euro negli ultimi 10 anni e al momento perde 1 milione di euro al mese. Lo stesso Gruppo Ronal è in una situazione finanziaria non ottimale, ragione per cui non può più sostenere le perdite dello Stabilimento di Tabina.Il sindaco di Santa Maria di Sala Nicola Fragomeni è convinto che “questa partita si può vincere tutti assieme, con un tavolo nazionale, e che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta”. Si augura una soluzione della vicenda in tempi rapidi il sindaco della Città Metropolitana di Venezia Luigi Brungaro. – Intervistati MANUELA MUSOLLA (SEGRETERIA FIOM CGIL METROPOLITANA DI VENEZIA), MATTEO MASIERO (SEGRETARIO GENERALE FIM CISL VENEZIA), LUIGI BRUGNARO (SINDACO CITTA’ METROPOLITANA DI VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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