06/01/2022 TREVISO – Nuovo approccio alla scuola dopo il decreto legge. Intanto restano le preoccupazioni per il trasporto pubblico a partire da lunedì || Uscita dalla porta principale, è rientrata da quella di servizio. La dad dei non vaccinati, proposta dalla Conferenza delle Regioni e inizialmente prevista per tutte le fasce scolastiche, misura però avversata da Zaia e bocciata dal governo, riemerge dopo il Consiglio dei ministri come misura che riguarderà esclusivamente scuole medie e superiori, in un particolare caso: quando cioè in classe si registreranno due casi positivi. “Discriminatoria” l’aveva definita Zaia nei giorni scorsi, e quanto sia trasversalmente poco digerita lo fa capire anche un esponente del Partito Democratico come il capogruppo in consiglio comunale a Treviso Stefano Pelloni, contrario alla misura. Ricapitolando, per medie e superiori: con un 1 positivo in classe, lezioni in presenza ma autosorveglianza e uso di mascherina ffp2, con due positivi lezioni in presenza per vaccinati e in dad per non vaccinati, con 3 positivi tutti in dad. Fronte scuole materne: qui basterà un solo positivo per far andare tutti a casa. Infine le scuole elementari: con un positivo si resta in classe ma con doppio test antigenico o molecolare. Con due positivi tutti in dad. Ma la rimodulazione delle misure per le scuole non è l’unica novità a partire dal prossimo 10 gennaio, quando si tornerà a scuola. Da lunedì infatti scatta anche un’altra misura, contenuta però nel precedente decreto del 29 dicembre scorso: l’obbligo di super green pass per salire su tutti i mezzi pubblici, bus scolastici compresi. Una novità non poco carica di preoccupazione, visto che non tutti gli studenti sono vaccinati e rischiano di restare a terra. – Intervistati STEFANO PELLONI (Partito Democratico), MARIO CONTE (Sindaco di Treviso) (Servizio di Nicola Zanetti)


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