03/01/2022 CHIARANO – Si avvicina la notte dell’Epifania che quest’anno, come il precedente non sara’ illuminata dai pan e vin. Eventi cancellati con relative ordinanze in quasi tutti i comuni della marca. Quasi perche’ a Chiarano al momento il pan e vin sara’ acceso. || «Faremo il pan e vin semplicemente perche’ la legge ce lo consente» parole che ridarranno speranza ai tanti che non vogliono rinunciare ancora al pan e vin. Perche’ da una parte le motivazioni del sindaco di Chiarano sono chiare e dall’altra esiste un esercito di cittadini pronti a tutto ovviamente nella legalita’pur di rinnovare un vero e proprio rito che si rinnova da migliaia di anni. Segni di queste pire accese nelle notti piu’ lunghe dell’anno ci riportanto ben prima del cristianesimo ed era una vera e propria preghiera luminosa perche’ tornasse il sole con il suo calore a far rinascere la natura. Fuochi che il covid ha spento nel 2021 e che sta spegnendo anche quest’anno nonostante tutti gli organizzatori si siano dichiarati pronti ad ogni genere di controlli e limitazioni pur di evitare assembramenti. Come ad Arcade dove pare fosse gia’ pronto un piano per l’accesso contato nella piazza storica del pan e vin di marca o come a Soller di Fontanelle dove anche oggi gli organizzatori stanno tirando per la giacca il sindaco Ezio Dan affinche’ faccia una deroga per la catasta che veniva accesa per prima in tutta la provincia. Ecco perche’ tutti vedono il sindaco di Chiarano un po’ come un eroe del pan e vin, e nella sua volonta’ la loro di purificare col fuoco atavico il contagio che ci circonda. Qualcuno pensa ad un’allegoria in realta’ c’e’ molto di psicologico nel concedere l’accensione. – Intervistati STEFANO DE PIERI (Sindaco di Chiarano) (Servizio di Lucio Zanato)


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