03/01/2022 VENEZIA – Il Veneto rimarrà in giallo per almeno altre due settimane. Questo l’aggiornamento del presidente Zaia di fronte alla diffusione di Omicron, trovata anche nelle acque reflue con percentuali record. Ma a dominare sono i temi della scuola: “Discriminatoria la dad solo per i non vaccinati”, dice. Pronta una controproposta del Veneto. || Si smarca dalla proposta fatta al Governo il 31 dicembre scorso dal coordinatore delle Regioni Massimiliano Fedriga, Luca Zaia, quella di mettere in dad solo gli studenti non vaccinati nel caso di due positività in classe. Nessuna dietrologia politica, avverte, solo la necessità di non creare nuove tensioni e disparità all’inizio di un anno già carico di interrogativi, questa la linea – tra l’altro della società italiana di pediatria.Per evitare comunque il caos quarantene, con il rientro in classe il 10 gennaio,la Regione del veneto – a stretto giro di posta – presenterà all’Esecutivo una sua proposta, una via che – si augura il presidente possa essere adottata a livello nazionale e sulla quale ancora non si sbilancia, solo qualche indizio.Più in generale resta un contagio diffuso, su cui incide sempre di più Omicron e la sua ormai conclamata maggiore diffusività.E di questo c’è evidenza anche nelle acque reflue, come evidenziato da uno studio condotto proprio dalla Regione Veneto – prima in Italia:dal 5 dicembre nelle fogne è stata trovata la variante Omicron, una presenza in crescita esponenziale, tanto che ad oggi è all’80%, nei campioni di virus riscontrati e sequenziati.Un contagio che cresce, meno proporzionalmente i ricoveri – che continuano a interessare soprattutto pazienti non vaccinati, in particolare in terapia intensiva. Pressione ospedaliera ancora sotto controllo dunque e che sembra allontanare ma non troppo l’arancione. – Intervistati LUCA ZAIA (Presidente Regione Veneto) (Servizio di Cristian Arboit)


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