29/12/2021 PADOVA – La pandemia non ferma l’attività dell’istituto oncologico veneto. Nel 2021 aumentati interventi chirurgici e trattamenti di chemioterapia || 19 mila dosi di vaccino covid somministrate a dipendenti e pazienti. Ad un anno dall’inizio della campagna vaccinale l’istituto oncologico veneto con le sue due sedi di Padova e Castelfranco non conta cluster né tra il personale sanitario, né tra i pazienti oncoligici seguiti. 3500 di questi hanno già ricevuto anche la terza dose. Un’attività quella dello Iov che non si è mai fermata – nonostante la pandemia – anzi nel 2021 sono aumentati sia gli interventi chirurgici eseguiti (+11% rispetto al 2020) che le prestazioni ambulatoriali di chemioterapia (+8% rispetto l’anno scorso). Nel 2021 sono state quasi 400 mila le prestazioni erogate.La situazione dei posti letto a Padova eè stabile, mentre nel corso del 2021 sono stati potenziati a Castelfranco Veneto con il nuovo reparto di week surgery che conta 25 nuovi posti letto. Sempre a Castelfranco Veneto l’arrivo di uno specialista ha resp possibile il follow up in sede per i pazienti che hanno subito il trapianto di midollo. Ma il 2021 per lo Iov è stato anche un anno importante per gli investimenti che riguardano il potenziamento delle strumentazioni. L’arrivo robot Da Vinci e l’acquisto di nuovi acceleratori lineari per la radioterapia. A Padova ne entrerà in funzione un altro nel settembre del 2022, mentre a giugno sarà la volta di Schiavonia. Lo Iov inoltre ha avvuato 68 nuovi studi sperimentali con 870 pazienti in trattamento. – Intervistati PATRIZIA BENINI (Direttore Generale Istituto Oncologico Veneto) (Servizio di Valentina Visentin)
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