18/12/2021 PADOVA – I racconti di chi lo ha conosciuto, dei custodi della sua memoria in terra ma anche degli attori del film di Antonello Belluco uscito un anno fa sulla sua vita nel documentario “Il dono di San Leopoldo” di Stefano Balbo proiettato in prima assoluta nella sala teatro del convento dei Cappuccini di Padova. || Un racconto lento, un entrare in punta di piedi nella vita di un santo e nelle sue mirabili virtù. “Il dono di San Leopoldo”, documentario realizzato sulla vita di San Leopoldo Mandic dal regista padovano Stefano Balbo è il frutto di un percorso fatto di incontri. Chi ha conosciuto il frate confessore, patrono dei malati oncologici, chi lo ha incontrato per raccontarlo nel film “Sulle mie spalle”, il regista Antonello Belluco, che ne presenta il dvd, e gli attori della pellicola, chi lo ha conosciuto bambino come il compianto poeta e scrittore Ugo Suman. Un dialogo mai interrotto quello dei frati cappuccini con padre Leopoldo. Quello che racconta padre Flaviano Giovanni Gusella, direttore “Opera San Leopoldo Mandic”. Una ricchezza, un dono della misericordia infinita di Dio verso gli uomini il piccolo frate confessore, che al dialogo con le anime ristrette nei corpi dedicò tutta la sua esistenza come ricorda anche il compianto padre Giuseppe Ungaro, dei frati del Santo. (Servizio di Chiara Gaiani)
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