VENEZIA – Dopo l’accordo, arriva l’ordinanza con i medici di base che dovranno obbligatoriamente fare i tamponi ai propri pazienti. Chi non lo fraà sarà sanzionato. Giro di vite in vista per i centri commerciali. Non manca nemmeno un appello ai genitori nelle ore di Hallowenn || Dopo l’accordo, arriva l’ordinanza. Il governatore Luca Zaia ha infatti firmato il provvedimento con cui si obbliga l’effettuazione dei tamponi da parte dei medici di base.La misura è destinata a cambiare la geografia dello screening in Veneto, finora concentrato nei drive in.L’ordinanza prevede la distribuzione dei test rapidi a tutti i camici bianchi, che saranno dotati anche dei dpi necessari.I test – dal costo per le casse pubbliche di 18 euro ciascuno ma gratuiti per il paziente – potranno essere fatti a domicilio degli assistiti o in ambulatorio; se questo risulta poco praticabile, il medico potrà servirsi di spazi concessi dal Comune o dal distretto sanitario. L’obbligatorietà dell’ordinanza – che si rivolge a circa 3150 medici e 500 pediatri – significa che nessun professionista potrà sottrarsi al compito.“Tradotto in soldoni”, ha detto Zaia, “chi non effettuerà i test, potrà essere sanzionato”.Il messaggio è chiaro, soprattutto ai medici aderenti alle sigle che non hanno firmato l’accordo: Snami del Veneto, Fimmg di Vicenza e Treviso.“Non c’è nessuna contrapposizione”, ha aggiunto il Governatore, “ma ognuno deve fare la propria parte. Non chiediamo il sangue”.Ma un’altra ordinanza è allo studio della Regione e potrebbe riguardare i centri commerciali con misure di contingentamento degli ingressi.E in tempi di Covid, meglio rinunciare anche ad alcuni imminenti riti, come Halloween. “Quest’anno non si potrà fare alcun “dolcetto o scherzetto”. Invito i genitori a tenere i bambini in casa”, l’appello di Zaia. – Intervistati LUCA ZAIA (Presidente Regione Veneto) (Servizio di Cristian Arboit)