26/11/2021 VENEZIA – La notizia che le imprese hanno momentaneamente interrotto, a causa dei ritardi nei pagamenti, i lavori per la messa in sicurezza della Basilica di San Marco avrà un effetto dirompente, in negativo, per la tutela della Cattedrale. A dirlo il Primo Procuratore di San Marco. || Il blocco del cantiere, da parte delle ditte ancora in attesa dei soldi dal Provveditorato, è giunto come una notizia inattesa. Una situazione che rischia di creare contraccolpi gravissimi per la tutela della Basilica di San Marco dalla difesa dell’acqua alta. Prima si sperava di finire i lavori entro Natale, poi il cronoprogramma, a causa delle condizioni meteo, è stato aggiornato a Pasqua, ora, senza i soldi, con il blocco, chissà a quando.Il Primo Procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin, lo ammette con grande preoccupazione.    Ad allarmare è anche l’arrivo imminente del “Generale Inverno”. Tesserin lo dice con la voce rotta dall’emozione e con tutto il fiato che ha in corpo.Slittano, dunque, ancora i tempi per la messa in sicurezza di San Marco e della Basilica. La scorsa estate sembrava che tutto si fosse messo in moto, le ditte erano sul posto, il cantiere è stato allestito in piazza. Invece in questi giorni è arrivato un nuovo stop: mancano i pagamenti, lamentano le aziende che hanno l’affidamento delle opere, condizione imprescindibile per l’avanzamento degli interventi. «Non è stato ancora liquidato l’anticipo contrattuale così come previsto nell’atto di impegno del 13 settembre 2021. Si comunica che a partire dal 22 novembre verranno interrotte tutte le attività di cantiere tranne i normali adempimenti relativi alla sicurezza», comunicano in una pec Kostruttiva e la Rossi Renzo Costruzioni al Provveditorato e al Consorzio Venezia Nuova.Le opere erano state affidate il 23 agosto scorso, un mese dopo i lavori sono iniziati e a ottobre sono stati sospesi per la definizione completa del quadro conoscitivo dell’area. «Ad oggi non abbiamo ricevuto il pagamento dell’anticipo contrattuale – affermano le società – così come previsto. La liquidazione della somma è condizione indispensabile per l’avanzamento dei lavori, pertanto non ricevendo alcun pagamento – concludono – ci vedremmo costretti a interrompere ogni attività di cantiere». – Intervistati CARLO ALBERTO TESSERIN (PRIMO PROCURATORE DI SAN MARCO) (Servizio di Lorenzo Mayer)


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