BELLUNO – Oggi a Belluno la presentazione dello studio di fattibilità per la realizzazione del laghetto artificiale sul Nevegal a servizio dell’antincendio boschivo e per l’innevamento artificiale della ski area. || Un bacino da 26 mila metri cubi d’acqua per un’altezza di 8 metri e una recinzione perimetrale in legno per la sicurezza di persone e animali. Prende forma – per ora solo sulla carta – il laghetto artificiale promosso dall’assoziazione Belluno Alpina, fatto proprio da Palazzo Rosso che ne ha commissionato lo studio di fattibilità al professionista Andrea Gobber. Un’opera che si presterà anche per garantire l’innevamento artificale della ski area del Nevegal e, nel periodo estivo, per scopi turistici. Il luogo ideale per la sua realizzazione è stato individuato a metà quota, fra Col dei Pez, il rifugio La Grava e il piazzale, una conca naturale che ridurrà l’aspetto artificioso dell’operaIl range del costo preventivato oscilla fra il milione e due e il milione e 500 mila euro. Denari che debbono essere intercettati al più presto. L’iter burocratico non sarà certamente breve: servono i passaggi di condivisione del progetto con la Regione e la Provincia. Stimare i tempi di realizzazione dell’opera al momento pare impresa improba: “Se mai partiamo, mai arriviamo” afferma l’assessore Giannone e non gli si può dar torto. – Intervistati BIAGIO GIANNONE (ASSESSORE LAVORI PUBBLICI COMUNE BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)