20/11/2021 VENEZIA – Subito una legge per regolare il traffico acqueo e limitare il moto ondoso a Venezia. Veneziani e mestrini hanno manifestato in barca sul bacino di San Marco. || Le società remierie scendono in piazza, anzi in laguna, assieme ad associazioni e privati cittadini per denunciare ancora una volta la piaga del moto ondoso a Venezia. Il bacino di San Marco è occupato per un paio d’ore da veneziani, mestrini, persino stranieri, tutti in barca a remi.Quella di stamattina sul bacino di San Marco è un’istantanea lontanissima dalla cartolina di plastica diffusa a promozione del turismo di massa. Qui parla chi la città la vive, e parla di cose serie: del pericolo enorme che sta correndo il patrimonio storico e artistico di Veneziase non si prendono subito seri provvedimenti. Venezia si candida giustamente a capitale mondiale della sostenibilità, ma il racconto dell’esperienza quotidiana di chi la laguna la vive in barca descrive una realtà in cui c’è ancora molto lavoro da fare. In attesa che le istituzioni raccolgano l’appello lanciato ancora una volta da Venezia, e anzi proprio per rafforzarlo, si è mosso l’ente più di prossimità del territorio: la municipalità di Venezia. – Intervistati LUCIO CONZ (PRESIDENTE CANOTTIERI GIUDECCA), LUISA VIANELLO (ASSOCIAZIONE SETTE MARI VENEZIA), DANIELA COSTANTINI (PRES. GRUPPO SPORTIVO VOGA VENETA MESTRE), TOMMASO BORTOLUZZI (CONSIGLIERE PD MUNICIPALITA’ DI VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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