19/11/2021 BELLUNO – Trasporto pubblico in provincia di Belluno: la complessità di un servizio indispensabile con corse a volte davvero poco frequentate che, però, restano le uniche forme di collegamento pubblico tra la periferia della provincia e il capoluogo dove c’è la stazione ferroviaria. || Trasporto pubblico in provincia di Belluno: la complessità di un servizio indispensabile con corse a volte davvero poco frequentate che, però, restano le uniche forme di collegamento pubblico tra la periferia della provincia e il capoluogo dove c’è la stazione ferroviaria.Un caso Dolomitibus si era palesato con il primo giorno di greenpass per andare a lavorare. I problemi però, già da allora, sembravano legati più all’organizzazione aziendale che alla mancanza di alcuni autisti refrattari a vaccino e certificazione verde.Ora sui problemi i sindacati pongono l’accento e si esprimono unitamente sottoscrivendo un comunicato condiviso.Controparte è certamente anche la Provincia, che fino a poche settimane fa era azionista al 59% dell’azienda, e che ora è scesa al 40. Il Presidente dell’ente Roberto Padrin, però, ai nostri microfoni si prende un impegno preciso. – Intervistati ALESSANDRA FONTANA (SEGRETARIO FILT CGIL BELLUNO), ROBERTO PADRIN (PRESIDENTE PROVINCIA BELLUNO) (Servizio di Fabio Fioravanzi)
videoid(gW8ycuUteoQ)finevideoid-categoria(a3treviso)finecategoria