18/11/2021 VENEZIA – Brutale aggressione a Venezia, ai Giardini Papadopoli a due passi da piazzale Roma. Un gruppo di sconosciuti, probabilmente albanesi, ha iniziato a importunare una ragazza con l’intento di rapinarla. Per questo hanno aggredito l’amico collega che era con lei. Il racconto della mamma del ragazzo che ha subito il pestaggio. || Non se l’è sentita di lasciare sola la ragazza, collega di lavoro, che era con lui. E per difenderla dalle “attenzioni”, per nulla carine, di un gruppo di sconosciuti. Elia Stalla, ex rugbista del Lido è stato aggredito e pestato a sangue da questi ultimi, che lo hanno accerchiato e colpito, con calci e pugni, anche quando era a terra. E successo a Venezia verso l’1 di notte: i due ragazzi erano andati a bere qualcosa, al termine del loro turno di lavoro.Le telecamere della zona potrebbero presto fornire dettagli utili per risalire ai responsabili dell’aggressione. Ad aggredire i due giovani, che erano andati a bere qualcosa al termine del loro lungo turno di lavoro, è stato un gruppo di persone, mai viste prima, stranieri, che si esprimevano con un marcato accento dei Paesi dell’ex Europa, probabilmente albanesi. Fortuna ha voluto che Elia Stalla, 22 anni, il ragazzo residente al Lido, che è immediatamente accorso in difesa della malcapitata ragazza, abbia un fisico possente da rugbista e quindi, in qualche modo, sia riuscito ad attutire i colpi dei malviventi. A quel punto oltre ai coltelli, gli aggressori hanno sparato ai due veneziani, entrambi camerieri nello stesso locale in zona a Rialto, una bomboletta di spray al peperoncino, che ha permesso di derubare la ragazza, di alcuni dei suoi effetti personali. A raccontare l’aggressione è stata la signora Cristina, mamma di Elia, ancora sotto choc. A chiedere aiuto è stata la ragazza che è riuscita ad inviare un messaggio con il cellulare alla mamma, che ha dato l’allarme subito alle forze dell’ordine, dopo aver ricevuto la disperata richiesta di soccorso della figlia. Quando le forze dell’ordine sono arrivate sul posto, però, il parapiglia si era concluso i malviventi si erano già dileguati. E’ arrivato il “118” che ha portato Elia, ferito e sanguinante, al pronto soccorso dell’ospedale civile di Venezia per le prime cure del caso. Il referto medico attesta una ferita a tutto spessore del labbro inferiore, un’al – Intervistati CRISTINA FIORENTINI (MAMMA DEL RAGAZZO AGGREDITO) (Servizio di Lorenzo Mayer)


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