16/11/2021 JESOLO – Dopo la pronuncia del Consiglio di Stato sulla liberalizzazione delle concessioni demaniali, le spiagge del litorale con la Regione studiano una “via veneta”. “Pronti a metterci in discussione, ma le risorse restino sul territorio”, dicono. || Il passaggio non sarà facile, ma le spiagge venete non si faranno trovare impreparate.Così Uniomare, la federazione che riunisce gli operatori balneari della regione, reagisce alla pronuncia del Consiglio di Stato, che ha fissato al 1° gennaio 2024 l’apertura alle regole comunitarie di concorrenza, la famigerata Bolkestein.Nessuno psicodramma quindi, ma la necessità di governare fin da ora il processo, individuando con la Regione un percorso e fissare dei criteri.Insomma, una liberalizzazione non selvaggia. Di questo lo stesso Caner ha parlato in mattinata con il Ministro al turismo Garavaglia. Intanto si studiano nuove forme di partnership pubblico-privata per rendere le spiagge venete ancora più attrattive.Anche per questo, in merito ai futuri canoni demaniali, gli operatori chiedono che le risorese restino sul territorio per opere di difesa idrogeologica. – Intervistati ALESSANDRO BERTON (Presidente Unionmare Veneto), FEDERICO CANER (Assessore Turismo Regione Veneto) (Servizio di Cristian Arboit)


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