16/11/2021 PIEVE DI CADORE – Comincia a prendere forma nelle Terre Alte della provincia il servizio di telemedicina. Oggi all’ospedale di Pieve di Cadore è diventato operativo il primo dei 4 retinografi acquistati grazie al Fondo dei comuni confinanti. || In provincia di Belluno sono circa 11 mila le persone con esenzione per diabete; la sua complicanza più rilevante, la retinopatia diabetica, colpisce gli occhi e se riconosciuta precocemente permette di mettere in campo strategie terapeutiche volte a diminuire fortemente il rischio di cecità. All’ospedale di Pieve di Cadore oggi è entrato in funzione il primo dei 4 retinografi che l’Ulss Dolomiti ha acquistato grazie a un finanziamento del Fondo dei Comuni di Confine nell’ambito del progetto di telemedicina.Durante la visita diabetologica il paziente sarà sottoposto anche allo screening per la retinopatia che sarà refertato da remoto; tutto in un unico accesso con evidenti vantaggi in termini di tempo, di risparmio del viaggio verso la sede centrale e di riduzione degli acccessi in ospedale. Si stima che a Pieve di Cadore saranno coinvolti circa 300 pazienti all’anno. All’ospedale Giovanni Paolo II oggi è stata presentata un’altra novità: si tratta della cabina silente per l’esame audiometrico che, anche in questo caso, sarà refertato da remoto dallo specialista di otorino laringoiatria. – Intervistati MARIA GRAZIA CARRARO (DIRETTRICE GENERALE ULSS 1 DOLOMITI) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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