15/11/2021 MOGLIANO VENETO – La rapina in villa a Marocco di Mogliano, l’impreditore Miotto, la moglie e la figlioletta di 7 anni in ostaggio di rapinatori armati, indagini a tutto campo dei carabinieri. || «Non c’è pace, piove sul bagnato». Accoglie i cronisti con queste parole, Giancarlo Miotto, imprenditore di 79 anni del settore petroli, già alle prese con il rischio di fallimento della sua storica azienda di Marghera: ieri sera, insieme alla moglie, alla figlia e a due collaboratrici domestiche, è rimasto in balìa di quattro rapinatori armati, nella sua villa lungo il Terraglio, a Marocco di Mogliano. Difficile quantificare il bottino, l’inventario, dice, deve ancora essere stilato, si parla di denaro e gioielli per diverse decine di migliaia di euro. Due i banditi armati di pistola, tutti e quattro erano parzialmente travisati, e parlavano un buon italiano, ma erano stranieri, dice Miotto, forse albanesi. Hanno sottratto anche delle borse griffate, che hanno però abbandonato in giardino. Disturbati forse dall’arrivo del custode che a quell’ora libera i cani, e dall’allarme del caveau. Lunghi minuti di paura per l’imprenditore, che già nel 2015 aveva subito un’irruzione in casa. Indagini a tutto campo e con tutti gli strumenti a disposizione, quelle avviate dai militari della Compagnia di Treviso e del Nucleo investigativo, per intercettare la banda che potrebbe essere composta anche da altri elementi. – Intervistati GIANCARLO MIOTTO (Imprenditore), TEN. COL. MARCO TURRINI (Com. Reparto Operativo Carabinieri) (Servizio di Lina Paronetto)
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