VENEZIA – Manifestazione di protesta davanti al Consiglio Regionale dei lavoratori di cultura e spettacolo. Le chiusure imposte dal nuovo dpcm mettono a rischio diversi posti di lavoro. || Il mondo dello spettacolo, della cultura, dell’intrattenimentoha pagato e sta pagando un prezzo altissimo al Coronavirus. Dal cinema al teatro,dalla lirica alla musica leggere, dal circo al balletto classico… le chiusure di Primavera e le attuali rischia di tradursi in un colpo mortale per parecchie attività di un settore quantomai variegato ma compatto nel manifestare a Venezia davanti all’ingresso del Consiglio Regionale.NICOLA ATALMI – SEGRETARIO REGIONALE CGIL SLC2:30 Noi non siamo – 2:57 questa pandemiaAssieme a Mauro Vianello della Fistel Cisl ed Enrico De Giuli della Uilcom, Atalmi è stato ricevuto a Palazzo Ferro Fini dal presidente del Consiglio RegionaleRoberto Ciambetti, dalla vicepresidente Francesca Zottis, daalcuni capigruppo e dall’assessore regionale alla cultura, Cristiano Corazzari. Alla Regione si chiede un piano di sostegni serio per il settore e di fare da tramite col Governo.Nella prima parte dell’anno, la Regione ha stanziato più di tre milioni di euro di contributi distribuiti a 2.696 dipendenti e a 419 lavoratori intermittenti; risorse che si sommano ai 35 milioni stanziati complessivamente per i comparti del turismo, ristorazione e cultura. Ma la strada da percorrere per uscire dalla crisi appare ancora lunga alla luce di un futuro che si annuncia sempre più incerto. – Intervistati NICOLA ATALMI (SEGRETARIO REGIONALE SLC CGIL), ANTONIO DOVIGO (RSU FISTEL CISL) (Servizio di Filippo Fois)