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VENEZIA | «DAL TEATRO AL CIRCO AL CASINO’, TEMIAMO PER I NOSTRI POSTI ID LAVORO»

VENEZIA – Chi è in cassa integrazione e chi senza reddito da mesi: alla manifestazione dei lavoratori di cultura e spettacolo a Venezia, tutte le preoccupazioni di un settore in crisi. || Ci sono anche le scuole di danza con le scarpette da ballo incrociate a testimoniare un impegno interrotto. Le storie dei lavoratori che manifestano a Venezia dopo le chiusure imposte alle loro attività dall’ultimo dpcm sono variegate. Dietro le voci “Cultura, spettacolo e intrattenimento” ci sono settori completamente diversi uniti nel 2020 da un destino comune prima il lockdown di primavera ora il lockdown di autunno. In alcuni casi si è trattato quasi di un fulmine a ciel sereno. Come per i teatri ad esempio. Diversi manifestanti arrivano dal Teatro La Fenice, a pochi passi da Calle Larga 22 Marzo dove ha sede il consiglio regionale. Molti anche i lavoratori del Casinò di Venezia.Un capitolo particolare poi è rappresentatata dalla situazione dei circhi: le aperture estive non hanno raddrizzato una stagione che rimane di crisi profonda.Forse ancora più difficile – se possibile – la condizione degli spettacoli viaggianti le classici giostre, i luna park itineranti… dove sono parecchie le famiglie senza redidto da mesi. (Servizio di Filippo Fois)


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