VENEZIA – Monsignor Francesco Moraglia ha voluto inviare un suo messaggio di solidarietà ai lavoratori del teatro “La Fenice” e alle loro famiglie. La voce del presule si leva, in modo forte, a sostegno di tutte le categorie produttive e al mondo della cultura veneziana che in questo periodo stanno soffrendo a causa della pandemia. || Il Patriarca di Venezia ha scelto un esempio simbolo della cultura e della vita della città , come il Gran Teatro La Fenice, per lanciare il suo messaggio di solidarietà e partecipazione a tutti coloro che stanno vivendo le conseguenze più dure e drammatiche della pandemia.«Esprimo la mia vicinanza – sono le parole scritte dal Patriarca – a quanti sono impegnati ed operano, con differenti compiti e mansioni, nel Teatro La Fenice di Venezia – realtà che ho avuto la gioia di incontrare e conoscere nel gennaio scorso durante la mia Visita pastorale – e alle loro famiglie.Il prestigioso ente lirico, cuore della cultura veneziana, condivide con altre realtà del nostro territorio le gravi sofferenze conseguenti il tempo della pandemia e così diventa “icona” ” una crisi che tutti ci riguarda ” – ha aggiunto Moraglia.Chiedo che la politica – chiamata oggi a compiere scelte delicatissime – è stata l’esortazione del presidente della Conferenza Episcopale Triveneta – sappia trovare le soluzioni più adeguate e soprattutto eque e così venire incontro alle legittime aspettative e alle tante sofferenze. Unicamente “insieme” con coraggio, determinazione, intelligenza, sarà possibile ripartire.L’uomo ha bisogno anche di “cibo spirituale”; la cultura, la musica, il teatro, non sono semplici svaghi o fughe dalla realtà. Ma esperienze – ha concluso il Patriarca di Venezia citando Paolo VI – che possono avvicinare l’anima fino ai confini delle più alte esperienze spirituali”. (Servizio di Lorenzo Mayer)