14/11/2021 TREVISO – Aumentano i prezzi delle materie prime e cominciano a verificarsi i primi contraccolpi nelle fabbriche della Marca, sopratutto legno e automotive. Per i sindacati, bisogna scongiurare l’attivazione della cassa integrazione. || Quella che sembrava un’emergenza legata alla pandemia, sta diventando un problema strutturale anche per la manifattura trevigiana. Indisponibilità di materie prime, catene di approvigionamento che saltano, aumento conseguenziale dei prezzi.Questi i mali in un momento che comunque è di forte ripresa anche e soprattutto per il settore industriale.Già due volte nell’ultimo mese, la stessa Electrolux di Susegana ha visto fermarsi – seppure per poco – alcune linee produttive, proprio per le difficoltà di rifornimento.In nessun caso è stata attivata la cassa integrazione, ma l’ipotesi non è remota e le stesse Associazioni di categoria non l’hanno mai esclusa. Per il sindacato, deve rimanere l’extrema ratio.Ma per comprendere l’evoluzione del manifatturiero, bisogna guardare anche a quello che sta succedendo tra le partite Iva. Molti ex lavoratori autonomi – causa pandemia – sono stati assorbiti dalle fabbriche in ripresa, ma questo – avverte la Cgia – potrebbe avere effetti negativi nel breve-medio periodo. – Intervistati MAURO VISENTIN (Segretario Generale Cgil Treviso), PAOLO ZABEO (Ufficio Studi Cgia Mestre) (Servizio di Cristian Arboit)


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