13/11/2021 TREVISO – Conclusione oggi della due giorni dedicata ai 30 anni dalla carta di treviso. Tra i relatori anche l’ex procuratore Carlo Nordio che ha sottolineato l’inconsapevolezza di minorenni ma anche genitori sulle conseguenze di certe azioni. || “I minorenni non hanno consapevolezza dei rischi che corrono quando mettono in atto alcune azioni e quelli che considerano giochi in realta’ hanno conseguenze pesantissime nei loro confronti. Analisi precisa difronte alla platea riunita per la due giorni dedicata ai 30 anni della carta di Treviso a tutela dei minori. Perche’ piu’ che tutelare i giovani devono essere tutelati da se stessi. Come per le immagini a sfondo sessuale fatte con il telefonino. Infatti secondo la legge l’atto sessuale con minori sopra ai 14 anni non e’ punibile mentre e’ penale con il reato di detenzione di materiale pedopornografico che questo viene ripreso o fotografato col telefonino. Tutela dei minori che quindi passa attraverso alla consapevolezza delle nuove tecnologie anche delle famiglie e non solo.Ecco dunque il punto di ripartenza della carta diventata con il documento approvato al termine dei lavori il patto di Treviso. – Intervistati CARLO NORDIO (Ex magistrato), ERNESTO CAFFO (Presidente Telefono Azzurro Onlus), GLORIA TESSAROLLO (Assessore politiche sociali comune di Treviso) (Servizio di Lucio Zanato)


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