TREVISO – Strappo all’interno dei medici di famiglia trevigiani sulla questione dei tamponi. L’accordo con la Regione è stato raggiunto ma con la contrarietà di alcune sigle sindacali, tra cui la Fimmg di Treviso || L’accordo tra medici di base e Regione per la somministrazione dei tamponi negli ambulatori è stato raggiunto, almeno sulla carta, ma per Treviso è solo a metà e ancora tutto da valutare, visto che nel pomeriggio alcune tra le sigle principali dei camici bianchi hanno fatto dietrofront, votando contro il documento finale che comunque saranno tenuti ad applicare.E’ il caso della Snami del veneto ma anche della Fimmg di Treviso e Vicenza, quella stessa Fimmg che ha sottoscritto l’accordo a livello nazionale con il Ministero. Il fronte quindi è duplice e interno allo stesso sindacato con i vertici provinciali trevigiani convinti che debba essere garantita la sicurezza degli stessi medici di famiglia contrari anche a fare il lavoro dell’infermiere che – dicono – non è gratificante.”Sarà difficile attuare questo piano”, le parole del segretario trevigiano della Fimgg Brunello Gorini. Insomma, l’accordo andrà attuato, nonostante il forte mal di pancia.E mentre si consuma lo scontro interno ai medici di base, il contagio aumenta con i drive in dell’Ulss che continuano a essere sotto pressione. Due i fronti principali. Innanzitutto quello delle scuole. 160 le classi in osservazione, di queste 57 in quarantena, 103 in automonitoraggio. “E’ un numero molto elevato”, ammette il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi, “ma stiamo monitorando l’evluzione”.Altro fronte generazionale, quello delle case di riposo: 60 gli ospiti positivi in 7 strutture su 56, mentre gli operatori sono 47 ma su 18. Da qui l’appello di Benazzi proprio ai lavoratori della case di riposo: “chiedo agli operatori di prestare la massima attenzione nei loro atteggiamenti. Hanno a che fare con le fasce più deboli della popolazione”. – Intervistati FRANCESCO BENAZZI (Direttore generale Ulss 2 Marca Trevigiana) (Servizio di Cristian Arboit)