12/11/2021 VENEZIA – Sono trascorsi due anni dall’acqua alta da record che messo in ginocchio Venezia. E questa sera le immagini e le testimonianze di quella notte e dei giorni seguenti potremmo vederle nel documentario di nostra produzione “L’apocalisse di Venezia”. Alle 21.15 su Antenna Tre. || Erano le 22.51 del 12 novembre 2019 quando il picco di marea raggiunse i 187 cm con una velocità disarmante. Solo una volta si era superato il livello: nel 1966 quando l’acqua arrivò a 194 cm, ma forse non la stessa violenza di due anni fa, non con quel vento impetuoso, non con le onde in piazza San Marco. Quei 187 cm in breve tempo, hanno sommerso la città provocando uno scenario apocalittico. Immagini che nessuno dimenticherà. Immagini di una Venezia ferita e sommersa, raccontate nel documentario “L’apocalisse di Venezia”, di nostra produzione, che sarà trasmesso questa sera su Antenna Tre alle 21.15. Nel corso della giornata le previsioni subivano modifiche continue ma nessuno si sarebbe aspettato di arrivare a tanto. Un fenomeno raro, impossibile da prevedere: una commistione di pioggia e vento fortissimo, un incrocio micidiale che ha portato la marea a salire in pochissimo tempo, quanto è bastato per provocare milioni di danni e cosi com’è salita, con la stessa velocità è scesa. Indimenticabile l’immagine del vaporetto alla deriva dopo aver sradicato una bricola.Il mattino seguente la città si sveglia incredula e, oltre ai danni, si conta già una vittima, a Pellestrina. Nella cripta della Basilica di San Marco nel momento del picco massimo si misurava dalla pavimentazione quasi un metro e 10 di acqua. Quel giorno tutti si sono mobilitati, il sindaco Brugnaro, il presidente Zaia che ha attivato l’unità di crisi alla protezione civile, e gran parte della politica nazionale: il premier Conte è arrivato insieme al ministro de Micheli promettendo che il Mose sarebbe stato azionato quanto prima. Nei giorni seguenti Venezia fu colpita ancora. Mai si erano registrate 4 maree superiori ai 140 cm in una settimana. Ma questo non ha piegato la città e i veneziani che, a distanza di due anni, possono sperare di non vivere più sereni grazie al funzionamento del mose. (Servizio di Ilaria Marchiori)


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