11/11/2021 BORGO VALBELLUNA – Bocche cucite e clima di incertezza nel giorno del secondo incontro in Regione sul futuro di Ideal Standard mentre si avvicina la data della manifestazione voluta dalle diocesi di Belluno-Feltre e di Vittorio Veneto e dall’amministrazione di Borgo Valbelluna per salvare Ideal e Acc e l’identità del territorio. || Gli appelli si susseguono, in taluni casi tardivamente, per salvare dal rischio incombente di chiusura due storiche attività industriali bellunesi, la Acc ex Zanussi e la Ideal Standard ex Ceramica Dolomite, entrambe a un tiro di schioppo l’una dall’altra nel comune di Borgo Valbelluna. Nel pomeriggio e fino a sera a Venezia è andato in scena il secondo round del tavolo convocato dall’assessore regionale Elena Donazzan che ha riunito la proprietà di Ideal Standard con le parti sindacali e, in collegamento, i rappresentanti del Mise. La scorsa settimana l’azienda ha confermato di non voler procedere con la produzione ma ha concesso un’apertura per la cessione. Diventa, al contrario, sempre più critica la situazione per la Acc. Severo il commento del segretario generale della Cgil del Veneto dopo l’incontro di ieri in Regione: “Non è in alcun modo accettabile – ha affermato Christian Ferrari – che il prossimo 20 novembre, in anticipo di 4 mesi rispetto alla sua scadenza, venga revocata l’Amministrazione straordinaria di Acc, causandone l’irrimediabile fallimento”. Dall’incontro regionale è emerso che non sussistono le ragioni per una disfatta: Electrolux ha infatti confermato i suoi ordinativi all’azienda bellunese, a dimostrazione dell’esistenza di un mercato. “Ma tutto questo non basta” ha detto Ferrari che ha chiesto a Mise e Regione di ricercare un sostegno ponte per Acc. “Se la dismissione delle due fabbriche si realizzasse – scrive in una lettera aperta il sindaco di Borgo Valbelluna, Stefano Cesa, – sarebbe un disastro per l’intera provincia”. Il primo cittadino, dopo aver scritto alle massime cariche dello Stato, invita alla mobilitazione pubblica, forte e visibile, tutti i bellunesi per riaffermare la volontà di non arrendersi e di non accettare a nessun costo la desertificazione industriale del territorio. Sabato prossimo in piazza a Mel, con Cesa ci saranno i vescovi Marangoni e Pizziolo, rispettivamente di Belluno-Feltre e Vittorio Veneto, per testimonia – Intervistati FRANCESCO ROSSATO (DIRIGENTE CCIAA BELLUNO TREVISO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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