BELLUNO – C’è la prova della riproduzione dello sciacallo dorato a nord della provincia di Belluno, per la precisione in Comelico. L’annuncio, oggi a Palazzo Piloni, conferma la ricchezza della realtà faunistica e della biodiversità. || Dapprima l’emissione di un richiamo artificiale. A seguire la risposta da manuale: i cuccioli prima, gli adulti poi.C’è un sito riproduttivo dello sciacallo dorato a nord della provincia di Belluno: l’immagine impressa la scorsa primavera da una foto trappola collocata nell’area del Comelico è stata studiata e inseguita per mesi seguendo il protocollo internazionale per il monitoraggio della specie attraverso l’emissione di ululati artificiali. Lo sciacallo dorato è un canide a metà tra il lupo e la volpe; in Italia la specie è arrivata nel 1984 quando fu abbattuto il primo esemplare scambiato per una grossa volpe nei boschi di San Vito di Cadore. La prima riproduzione l’anno successivo alla periferia di Udine.Fondamentale il lavoro di squadra fra il personale degli uffici faunistici di Regione e Provincia, della polizia provinciale e di Luca Lupini, uno dei massimi esperti italiani della specie. A questa attività di controllo dello sciacallo dorato si è aggiunta, a partire dall’inizio di ottobre, quella nazionale per il monitoraggio del lupo. Un censimento disposto da Ispra le cui risultanze saranno consegnate alla politica per la gestione del grande predatore. – Intervistati LORIS PASA (RESP. UFFICIO TECNICO FAUNISTICO PROVINCIA BELLUNO), OSCAR DA ROLD (COMANDANTE POLIZIA PROVINCIALE BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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